Come funziona la nostra mente? Cosa succede durante una sessione di RTT

Prima di capire esattamente cosa succede con l’ipnosi o con RTT, bisogna avere un quadro generale am sommario di come funziona il nostro cervello

Questo organo meraviglioso è continuamente impegnato a soddisfare i nostri bisogni mentre interagiamo in un ambiente che è in continua evoluzione. Prima di tutto, esso raccoglie un’enorme quantità di dati dagli organi di senso, poi li elabora per capire cosa sta succedendo, ed infine crea un modello della nostra realtà e le risposte consce and inconsce.

Ogni giorno svolgiamo moltissime attività in automatico e senza pensarci, perchè il cervello ha imparato, grazie alla ripetizione, a fare le cose in modo efficiente e sempre più veloce. L’insieme di tutte le cose che facciamo senza esserne quasi consapevoli viene definito il nostro subconscio o inconscio.

Anche se nessuno conosce tutte le funzioni del cervello, la scienza ci dice moltissime cose che sono utili per comprendere la ragione delle nostre risposte a ciò che ci circonda.

Abbiamo nel cervello un sistema motivazionale che ha come scopo di osservare quanto siamo soddisfatti riguardo ai nostri obbiettivi, e di attivare quei comportamenti che possono soddisfare le nostre esigenze.

Abbiamo tutti notato che quando un’azione porta una conseguenza piacevole, cerchiamo di ripeterla per avere il ‘premio’. Dei cambiamenti strutturali avvengono nel cervello in questo meccanismo di ricompensa.

D’altra parte, se un’azione ha portato effetti negativi e spiacevoli, il meccanismo di punizione si attiva, e automaticamente sopprimiamo il comportamento che potrebbe ricreare dolore.

Questo è un meccanismo velocissimo che non ci da il tempo di riflettere, in quanto il compito del cervello non è di farci sentire felici e appagati, ma al sicuro e protetti.

Quindi noteremo che se in passato qualcosa ci ha creato dolore, l’ansia ci accompagnerà se pensiamo di ritrovarci nella stessa situazione, anche se obiettivamente quello che è accaduto in passato non avrebbe la stessa conseguenza per svariati motivi: siamo adulti, pensiamo diversamente, vediamo il mondo in modo diverso, l’idea che ci siamo fatti in passato era distorta, la conclusione che abbiamo tratto era utile solo in quel momento, e così via.

Per esempio dopo una sfortunata interrogazione a scuola, possiamo sviluppare la fobia di parlare in pubblico – che a 35 anni non ha più motivo di esistere ma è ancora li perchè evitiamo di parlare in pubblico, rinforzando i neuroni connessi a quella idea.

Con la crescita, il cervello cambia e si sviluppa: un processo chiamato neuroplasticità, che è in pratica la modifica della rete di neuroni che crescono e si riorganizzano, creando nuove connessioni. Questo fenomeno avviene per esempio quando impariamo qualcosa di nuovo, quando siamo sotto stress, quando pratichiamo qualcosa. La materia grigia quindi si modifica, riducendosi o crescendo, e le connessioni tra neuroni migliorano, o degradano, o vengono create e eliminate.

Ma vi siete mai chiesti cosa cambia tutte queste connessioni? I nostri pensieri e le nostre azioni. Ogni connessione è temporanea, a meno che noi la ripetiamo per consolidarla. Quindi più segnali mandiamo da un neurone all’altro, e più la connessione si rinforza – è come paragonare un finissimo capello, con una forte treccia. E’ facile spezzare un capello, ma non una treccia.

Ogni volta che abbiamo una esperienza, facciamo un’azione, ricordiamo qualcosa, il cervello rimodella un pò la struttura dei neuroni. 

Come fa il cervello ad aiutarci ad apprendere nuovi concetti?

Prima di tutto i neuroni si scambiano segnali chimici. La loro connessione migliora, la struttura si ingrandisce. La regione cerebrale connessa a un certo stimolo o comportamento diventa più sensibile ai segnali. Più la usiamo, e più sarà facile usarla. Pensiamo a come si impara a pattinare, guidare, andare in bici, parlare una lingua straniera. Quello che pratichiamo costantemente, diventeremo bravi a fare velocemente e con efficenza. Questo è valido anche per le nostre buone e cattive abitudini: fare sport, mangiare in un certo modo, fare le cose in un certo ordine, evitare altre cose.

Quando impariamo ad usare gli stessi meccanismi cerebrali di apprendimento per imparare cose nuove, o un nuovo modo di vivere, possiamo sradicare le vecchie abitudini di pensiero a cui eravamo tanto affezionati solo perchè familiari. 

A questo punto possiamo parlare del ruolo del terapista nell’aiutarci a identificare le abitudini che non ci stanno portando risultati positivi, capirne l’origine e modificarle.

Con il metodo RTT possiamo creare i cambiamenti che desideriamo, tramite un uso ibrido di ipnosi, coaching, Programmazione Neurolinguistica (PNL) e Terapia Cognitivo Comportamentale (TCC). RTT usa la terapia psicodinamica, modificata in modo tale da offrire cambiamenti duraturi e immediati, in one o due sessioni. 

Accedendo alla mente inconscia, che è responsabile per cattive abitudini istintive come fobie, attacchi di panico, ansietà, depressione, procrastinazione ecc. RTT aiuta a sentirsi meglio a tutti i livelli, perdere peso, superare blocchi emotivi importanti, rimodellare la nostra mappa della vita e stabilire una nuova meta.

Nel mio programma personalizzato, lavoro un mese usando sia RTT che tutte le altre metodologie che lo compongono e che arrivano dalla psicoterapia. Usiamo la consultazione gratuita e la prima sessione per gli ‘scavi archeologici’ dove scopriamo insieme l’origine dei nostri blocchi emotivi, o problemi fisici da essi causati. Durante la sessione porto il cliente in uno stato di rilassamento (Simile a quello che avviene naturalmente prima di addormentarsi, o mentre si guarda la TV).

Dopo che questo stadio è stato raggiunto, guido il cliente ad analizzare insieme gli eventi dove le emozioni hanno tratto origine. Diamo loro un nome e un significato e le portiamo nel presente, chiarendo collegamenti di abitudini ed eventi passati. Questo processo non ci fa rivivere il trauma (Nel caso ce ne fosse uno) ma invece lo osserviamo come se fosse un film alla TV, senza sentirci male.

Alla fine della sessione, che dura da 90 minuti a 2 ore, registro professionalmente una meditazione ipnotica che ripete le suggestioni positive. Il cliente ascolta per due mesi, ogni sera, tale registrazione, e tramite rilassamento e ripetizione, consolida ancora di più quel cambiamento che si è manifestato durante la sessione.

Le altre tre settimane, usando PNL e altre tecniche terapeutiche e coaching, porto il cliente a chiarire ogni altro livello inconscio che non gli serve più, insegno metodi per far sparire ansia e pensieri negativi, e monitoriamo insieme il progresso.

Durante la sessione il cliente si sente rilassato, sollevato, leggero, liberato, dipendendo dalle emozioni che tratteremo in quel momento. Non è possibile rimanere ‘bloccati’ in ipnosi – basta aprire gli occhi e alzarsi per fermare il processo istantaneamente.

Quando arrivano i cambiamenti? Dipende da molte cose: quanto è pronto il cliente, quanti livelli abbiamo chiarito ecc. In generale, avviene un cambiamento durante la sessione, della coscienza di noi stessi e della nostra mappa della vita. Dopo la sessione, notiamo che ogni giorno c’è qualcosa di nuovo e migliorato da quando abbiamo introdotto il nuovo modo di vedere le cose. Inoltre è possibile che dopo la sessione non ci si senta particolarmente diversi, ma settimane e mesi dopo, guardando indietro, notiamo quanti piccoli cambiamenti sono accaduti.

Questo perché ci vuole tempo per cambiare le abitudini e un modo di fare che sono consolidati negli anni dalla ripetizione.

Il concetto da ricordare è il seguente. La nostra mente reagisce ad un evento X con un pensiero positivo o negativo Y, a cui segue la reazione Z. 

Più frequentemente ripetiamo questa associazione, più la rinforziamo.

Per esempio, se ogni volta che mi sento giù, depresso, stanco, irritato o arrabbiato, ansioso o perso, istintivamente allungo la mano per prendere la mia sigaretta/birra/droga/pillola/fetta di torta, sto semplicemente ripetendo questo evento X seguito da emozione Y e azione Z, per abitudine. Questa abitudine si è rinforzata tramite ripetizione e familiarità. 

Una volta che noi abbiamo lavorato per modificare come reagiamo all’evento X (il cosiddetto ‘trigger’) e creiamo una nuova risposta Z, la nostra mente modificherà i neuroni associati a Y per creare l’emozione positiva.

Infatti, lo sapevate che tutte le azioni che noi umani facciamo sono basate su un solo obiettivo? L’obbiettivo di sentirci bene, anche se solo per cinque minuti e anche se dopo ci sentiremo in colpa e ripeteremo il ciclo. Quello che deve cambiare è il come ci arriviamo.

Usando le tecniche più avanzate di ipnosi, coaching, PNL e TCC, cambiamo la mappa e otteniamo una felicità ben più duratura e stabile di quella creata da fobie, ansie, dipendenze eccetera.

Anzichè limitarci a parlare per ore e ore, giorni, settimane, mesi e anni dei nostri problemi, senza mai risolverli, andiamo a fondo, facciamo piazza pulita dei neuroni che non ci stanno servendo, e ricominciamo daccapo.

Benvenuti nel mio programma! Insieme, creeremo la vita che meritate.

Perchè voi siete qui per un motivo, avete uno scopo e un proposito, la vostra vita non è un caso, o uno sbaglio, e il vostro potenziale è enorme – dovete solo credere che è possibile e lasciare che la mente vi aiuti a portare i cambiamenti necessari.

Nota. Ipnosi, coaching, RTT e PNL non si adattano a psicosi, sindrome bipolare, schizofrenia e crisi epilettiche. Chi soffre di epilessia può peraltro usare il coaching senza problemi. Per gli altri disturbi seri raccomandiamo di trovare psicologi e psichiatri specializzati in tali condizioni.

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